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02 Pazienti del sabato al CTC1

Prosegue molto bene il lavoro del Centro di Terapia e Cura (CTC) per malati di AIDS dell’Ospedale di Bukumbi, dove AMI opera oramai da anni, grazie al lavoro dell’ormai collaudato personale ed al supporto professionale molto qualificato di Shoma e Revina, rispettivamente medico e tecnico di laboratorio, laureate in questi anni grazie al  progetto di finanziamento di borse di studio per ragazze povere ospitate nello studentato Tumaini Letu a Kawekamo (Mwanza).

In Tanzania l’infezione da HIV colpisce in media il 4% della popolazione, qui a Mwanza siamo saliti al 7% dall’ultimo controllo di due anni fa: questo da una parte  perché con l’educazione sanitaria nei villaggi molte persone accedono al test e quindi si scoprono nuovi casi, dall’altra perché è una zona di porto, per cui ci sono tanti scambi, più promiscuità, più instabilità sociale, gente che si sposta in cerca di lavoro e che ha rapporti sessuali occasionali in cui prende o trasmette la malattia. Tutti fattori che contribuiscono alla diffusione del virus. Nel nostro CTC curiamo circa 1.300 pazienti di cui un centinaio bambini.

02 Area giochi per bimbi al CTC 1

Da circa un anno abbiamo deciso di aprire il nostro CTC anche di sabato per aiutare le famiglie e i bambini a venire senza dover chiedere permessi a scuola e al lavoro. Inizialmente siamo partiti con solo un sabato al mese dedicato esclusivamente ai bambini, ma visto il successo dell’iniziativa abbiamo deciso di aprire ogni sabato per far fronte alle tante famiglie e a tutti i lavoratori.

Inizialmente davamo solo un servizio strettamente sanitario, i bambini venivano per fare gli esami medici, i controlli e ricevere la terapia. Poi abbiamo pensato di introdurre delle attività sia ricreative, per conoscersi e giocare insieme divertendosi, sia educative per i più grandi. Con l’aiuto di personale esperto in counseling vengono scambiate informazioni sulla malattia, sull’importanza della terapia e sulle modalità di trasmissione. Inoltre i ragazzi più grandi, adolescenti che si preparano ad una vita adulta, vengono aiutati a convivere con la malattia dopo la fase molto delicata dell’accettazione della malattia stessa. I ragazzi stimolati dalla presenza di altri nelle loro condizioni si aprono a  fare domande a cui non sanno dare risposte da soli.

La partecipazione a queste giornate è stata subito molto apprezzata dai nostri pazienti: in particolare i sabati dedicati ai bambini che hanno visto una presenza media di 30 ragazzi. Questo ha un impatto positivo tra le famiglie: trovarsi insieme e far gruppo ha un valore psicologico molto buono, aiuta ad emanciparsi e ad uscire dall’isolamento, fa capire che è un problema che si può condividere con altri e che si può affrontare insieme. Perché spesso nelle famiglie il bambino con la malattia viene tenuto un po’ da parte, è quello che ha bisogno di cure, quello che non riesce a fare una vita normale, per cui una clinica che mette insieme tutti questi bambini e le loro famiglie fa capire che non sono delle “mosche bianche” e che affrontando i problemi e parlandone si può vivere nella normalità.

Anche le attività ricreative per i bambini non sono solo finalizzate al gioco e divertimento, ma si intrecciano con momenti di riflessione tramite scenette e storie guidate dal personale del centro per renderli gradualmente più consapevoli. Siamo davvero felici di questo servizio che abbiamo deciso di promuovere  anche se costa un po’ di fatica. Vedere tuttavia che il sabato l’ospedale si trasforma a formato bambino, con un clima di grande giovialità, ci dà tanta energia in più che riceviamo dal vederli più sereni e aperti al futuro. Crediamo inoltre che questo sia un piccolo seme piantato che porterà domani ad avere adulti più informati e consapevoli dei rischi e che, a loro volta, possano farsi testimoni con i coetanei.

   02 Bimbi giocano nel giardino del CTC1    02 B Distribuzione latte in polvere

Per i circa 1.300 pazienti che seguiamo, come previsto dalla sanità pubblica tanzaniana, è garantita la gratuità dei farmaci contro l’AIDS, ma restano a carico dei pazienti gli esami di laboratorio, eventuali ricoveri e soprattutto il costo delle medicine per curare le malattie opportunistiche, ossia tutte quelle malattie che si manifestano in pazienti con sistemi immunitari depressi quali sono i malati di AIDS. L’AMI vorrebbe aiutare i pazienti del CTC sostenendo i costi dei farmaci per malattie opportunistiche, degli esami di laboratorio, degli eventuali ricoveri in ospedale, oltre che, per i pazienti malnutriti, di un supporto alimentare fatto da una miscela di cereali iperproteici (Lishe) e del latte in polvere.

Tanzania

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