Emergenza Kerala! Alluvione catastrofica
Tra il 15 e il 17 agosto le piogge torrenziali cadute nello stato del Kerala (India) hanno provocato 483 vittime e 1,450.000 sfollati. Dopo un mese dall’alluvione la maggior parte delle persone ha trovato riparo da parenti o organizzazioni umanitarie in attesa di poter avere nuove abitazioni, essendo le loro distrutte assieme a tutto le colture ormai pronte al raccolto. Sessantamila persone sono ancora in campi governativi. Si aspetta con speranza che il governo e le organizzazioni umanitarie possano aiutarli a riprendere la loro vita normale anche se il governo non ha tutti i mezzi a disposizione per poter affrontare i danni che arrivano a 3,5 miliardi di Euro. Sembra che la causa del disastro siano state le eccessive e straordinarie precipitazioni provocate dai cambiamenti climatici.
I missionari AMI in Kerala (Kochi dove abbiamo da anni un dispensario e svolgiamo attività di sorveglianza della lebbra e di supporto ai malati psichiatrici e ai poveri vicino alle stazioni ferroviarie) si sono subito attivati fornendo alle popolazioni kit per la potabilizzazione dell’acqua, monolocali prefabbricati in lamiera, materiale di prima necessità (cibo, vestiti, materiale per l’igiene, utensili per cucinare ecc.) distribuendoli nei centri sfollati e nelle case.
Inoltre hanno aderito alla iniziativa della diocesi di Kochi di supporto di famiglie dando un contributo di 3.000 rupie (circa 50,00 euro) al mese per potere mantenere la famiglia in questa fase di povertà assoluta.
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