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le studentesse 

Facciamole Studiare

La povertà rimane la prima difficoltà nel miglioramento dell'educazione femminile. Fattori sociali e culturali come matrimoni precoci, gravidanze in adolescenza e tanto altro, influiscono negativamente sulla possibilità di studio delle ragazze tanzaniane.

L'educazione delle ragazze è diventato quindi di primaria importanza, oltre ai benefici immediati derivanti dalla formazione di nuovi medici, infermieri, insegnanti etc, la nazione intera trova benefici dall'educazione femminile:

  • donne e ragazze reinvestono in media il 90% del loro guadagno nelle famiglie; gli uomini il 30-40%.

  • quando la frequenza delle ragazze a scuola aumenta del 10%, il PIL aumenta in media del 3%.

  • Educare una ragazza fino ad almeno il Form 4 (superiori) comporta matrimoni in età adulta e una riduzione di HIV/AIDS. La ragazza sarà più interessata alle cure mediche, alla ricerca di un lavoro e alla vita sociale. 

Progetto Studentato

Questo progetto consiste nel finanziare gli studi di giovani ragazze tanzaniane meritevoli a livello scolastico e desiderose di frequentare facoltà sanitarie (medicina, scienze infermieristiche, tecnico di radiologia o di laboratorio, farmacia) ma impossibilitate a farlo per motivi economici.

Le giovani, accolte nello studentato di Tumaini Letu di Kawekamo (Mwanza), vivono insieme ad alcuni operatori AMI e frequentano i corsi universitari da loro scelti, fino al conseguimento del titolo universitario.

Una volta lauerate, si impegnano a lavorare retribuite per un paio di anni in ospedale o cliniche indicate da AMI in zone disagiate del paese, col duplice obiettivo di fare loro fare esperienza e al contempo portare personale qualificato nelle zone rurali e segnate da una maggiore difficoltà di accesso ai servizi sanitari.

Il progetto, iniziato nel 2012 (leggi qui una breve storia), ad oggi vede laureate ben 25 ragazze, comprese le 3 laureatesi a novembre 2020. 

Nel corso del progetto ci si è resi conto che studentesse liceali molto portate per la scuola e l’apprendimento, ma frequentanti scuole statali poco formative non riuscivano ad accedere all’università per i voti non alti nell’esame di maturità. Si è così deciso di finanziare anche gli studi di alcune studentesse liceali iscrivendole a scuola private che permettano di conseguire voti buoni che facilitino il superamento dei test di ingresso all’università.

In questo caso le giovani liceali non vivono presso lo studentato, ma direttamente in scuole private che, dietro pagamento di una retta, offrono loro vitto e alloggio.

Come aiutare una studentessa

 

storia di Kawekamo

le storie di studentesse

Perchè Tanzania

La Tanzania è un paese molto vasto, in continua crescita ma con un elevatissimo tasso di povertà. Circa il 65% della popolazione vive con meno di un dollaro e mezzo al giorno. La povertà influenza fortemente la frequenza scolastica e l'accesso alle cure mediche.

Quasi tutte le bambine possono iscriversi alla scuola primaria, gratuita in Tanzania da diversi anni, ma già alle scuole superiori di primo grado, le ragazze iscritte calano al 24%, dato che si riduce ulteriormente per le studentesse universitarie.

Oltre alla povertà, il popolo tanzaniano deve vedersela con la malaria e l'AIDS, malattie curabili se si hanno a disposizione medici e medicinali.

In questo contesto ci si inserisce cercando di formare giovani donne a professioni socio sanitarie.


Oggi vogliamo raccontarvi la storia di O.

che per riserbo chiameremo con il nome tribale, Alinda, che significa Dio la proteggerà! Alinda è una perla nera, bella e buona come poche.

Alinda non ha mai conosciuto il papà, è piccola quando la mamma muore di malattia e lei ed il fratellino si trasferiscono dalla nonna in un villaggio lontano. La sua vita è difficile, soffre la fame, suda per studiare.

Alinda adesso è cresciuta, è una donna, ha finito gli studi presso lo studentato AMI due anni fa. Ha iniziato a lavorare come radiologa presso un ospedale di villaggio grazie all’AMI. Lei è l’unica di tutta la zona e da due anni ha una reperibilità 24h su 24. Alinda fatica ma è felice davvero del suo lavoro. Nelle poche giornate di pausa viene anche a Kalwande a servire i poveri insieme alle missionarie dello studentato Tumaini Letu, che sono poi la sua famiglia!

Alinda un giorno incontra a messa un collega medico. Si guardano ed è subito amore, come nei film.

Oggi è festa. Oggi nasce una nuova famiglia. Oggi Alinda, la perla nera, protetta da Dio indossa finalmente i suoi abiti naturali di principessa e noi, che abbiamo sempre creduto in lei, siamo qui al suo fianco. Buona vita Alinda, che il Signore sia sempre lampada ai tuoi passi e che la tua vita possa brillare come i tuoi occhi brillano oggi. Sheela e tutti noi dell’AMI.

26/10/2019, Tanzania

Suzan

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