Obiettivi
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assistenza a bambini disabili e alle loro famiglie tramite un programma di riabilitazione su base comunitaria;
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insegnamento e accompagnamento di bambini nell'asilo della parrocchia di Gojoli;
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dialogo inter-religioso tra la parrocchia di fede cristiana e le famiglie di differenti religioni.
Breve storia
Nel 2012, in seguito alla chiamata del Vescovo locale che conosceva la dott.ssa AMI Daisy Kandattyl, due infermiere dell'associazione, Salomy e Lilly, si sono recate nel villaggio di Gojoli, vicino a Chanda. Qui hanno cercato di integrarsi con la gente del villaggio cercando di superare le differenze religiose. Salomy e Lilly sono infatti cattoliche, mentre le famiglie cristiane nella zona sono molto poche. Dal 2013 hanno cominciato a gestire l'asilo della parrocchia di Gojoli, dove vengono ospitati bambini di qualsiasi religione. Il dialogo e la conoscenza reciproca hanno permesso di superare i pregiudizi della popolazione locale nei confronti della parrocchia e ora le mamme si fidano anche delle maestre cristiane.
L'asilo non è l'unico progetto, è cominciato infatti nel 2015 un progetto il collaborazione con l'associazione indiana degli ospedali cattolici per la riabilitazione di bambini e ragazzi disabili.
Questo progetto di Riabilitazione su Base Comunitaria (CBR) è rivolto alle persone sotto i vent'anni con qualsiasi tipo di disabilità. Al momento il gruppo AMI si occupa di trentaquattro bambini, ma il programma è in espansione.
Azioni
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Il programma di Riabilitazione su Base Comunitaria prevede che siano le famiglie dei giovani disabili a imparare a prendersi cura di loro. Operatori sanitari vanno nelle case a insegnare ai bambini o alle mamme esercizi di logoterapia e fisioterapia, dando loro attrezzature opportune.
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Nei casi più gravi, si affidano i bambini a centri specializzati dove vengono corretti i difetti fisici attraverso interventi chirurgici e/o l'uso di protesi, sedie a rotelle, etc.
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I bambini dell'asilo, all'inizio 14 ora 51, vengono seguiti da diverse maestre. I bambini, sani o affetti da qualche disabilità, provenienti da famiglie di religioni differenti vengono aiutati a vivere insieme e giocare e collaborare non tenendo conto delle differenze religiose.